TRE ANNI

LETTERA D’AMORE

E’ stato un incontro un po’ tormentato, è vero. Ma certe storie iniziano così, tra indifferenze e incomprensioni, tra aspettative e disillusioni. Io ti desideravo, sono avventurosamente riuscito a contattarti ma tu zitta, fredda, mi hai trattato come tutti gli altri. Un po’ scorbuticamente, frettolosa e cinica. Soffrivo. No, non pretendevo certo un trattamento di favore. Ma tu niente, neanche uno sguardo, un cenno di riscontro. Prima di avere conferma di un tuo interessamento ho dovuto aspettare assai. Uno sguardo al display del cellulare, un altro alla mail, F5 a raffica, quella sottile angoscia che cresce, quell’inquietudine… Avrà ricevuto? Saprà di me? Il tempo passava, l’appuntamento si avvicinava. Il presunto appuntamento, certo, perchè il mio sogno stava tramontando. Quando ormai disperavo ho trovato una tua mail, spedita all’alba. Un dolce risveglio. Il batticuore. L’angoscia si è trasformata in ansia, un’ansia positiva. Il non vedere l’ora, ecco. Mi sono messo a contare i giorni, poi le ore, poi i minuti. Sono partito la mattina presto, ti ho rintracciata, quel che mi avevi promesso me l’hai fatto trovare. Mi sono lasciato trasportare da te verso una bellissima giornata e una serata indimenticabile. E poi ancora tra le tue braccia, da te, te che mi hai aspettato nella folla, poi mi hai fatto volare nella notte, mi hai riportato a terra frastornato e imbevuto di tanta beatitutine. Non poteva durare. Sei sparita così come ti eri presentata. Ma non ho mai dimenticato quella nostra giornata insieme, quella nostra splendida notte. Non ho mai dimenticato te e mai ti dimenticherò,

Jakala mia.

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